Color Connections
Aug
24
to Sep 10

Color Connections

COLOR CONNECTIONS

Il colore é tutto, il colore é vita.
Mostra Collettiva

24.08.22 - 10.09.22
Vernissage: ven 24.08.22 ore 18:30
Finissage: sab 10.09.22 ore 17:30 con Marta Lock

Galleria Civica Piazza Domenicani - 39100 Bolzano

mar-dom 10:00-13:30 e 15:30-18:30
Lunedi chiuso
ingresso libero

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REPANDIK La rinascita / Neugeburt
Apr
26
to May 3

REPANDIK La rinascita / Neugeburt

..poi é arrivata la Pandemia.

La paura della malattia, il Lockdown forzato, la negazione della vita sociale ci costringono a rivedere ció che pensiamo della vita e del mondo. Per la prima volta ci rendiamo conto della nostra vulnerabilitá, della nostra imperfezione celata dall´apparenza e dell´estetismo estremo ...

26.04.22 - 03.05.22
Vernissage: ven 29.04.22 ore 18:30 con il Prof. Lucio Lucchin

Piazza Parrocchia, 17 - 39100 Bolzano
Tel. +39 329 0966722
alberto@taddeialbertociro.it

lun-ven 08:15-12:15 e 15-18:30
sabato 08:15-12:15
ingresso libero

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Wintertime - group-show
Dec
7
to Jan 12

Wintertime - group-show

L'inverno fa ingresso alla Galleria Forni, a partire da martedì 7 dicembre, con una rassegna di pittura, scultura e fotografia.

Una selezione di opere dei seguenti autori creerà un interessante percorso espositivo per la mostra Wintertime:
Andrea Baruffi
Andrea Giovannini
Kyriakos Kaziras
Libri Bianchi (Lorenzo e Simona Perrone)
L'orMa (Lorenzo Mariani)
Quentin Garel
Peter Mathis
Nicola Nannini
Alberto Taddei

07.12.21 - 12.01.22

via Farini 26/F, 40124 Bologna
Tel. +39 051 231589
forni@galleriaforni.com

mar-ven 10,30-13 e 15-19
sabato 10,30-13 e 16-19,30
chiuso lunedì e festivi
ingresso libero

Mehr Infos | Maggiori informazioni: Internet

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ArtInnsbruck
Nov
30
to Dec 4

ArtInnsbruck

90 Galerien und Kunsthändler aus 10 Nationen zeigen internationale zeitgenössische Kunst und Antiquitäten des 19./20./21. Jahrhunderts – Gemälde, Arbeiten auf Papier, Auflagenobjekte, Originalgraphiken, Skulpturen, Objekte/Installationen, Künstlerbücher, Fotografien, Neue Medien und weitere Kostbarkeiten.

Die ART Innsbruck ist eine hervorragende Gelegenheit sich regional und international mit Kunstschaffenden und Interessierten zu vernetzen und vor allem Sammler und Kunstliebhaber kommen voll auf ihre Kosten.

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Die Kunst des Zeichnens / L'arte del disegno
Sep
14
to Apr 26

Die Kunst des Zeichnens / L'arte del disegno

  • Wiesenheim Restaurant Pizzeria (map)
  • Google Calendar ICS

Esposizione continua di opere dell'artista.
Insieme alla famosa collezione 2015 "Personalià dell'Alto Adige disegnate", Alberto Ciro esporrà presso il Ristorante Wiesenheim di RIva di Sotto alcune opere della nuova collezione 2016 "Finestre dell'Alto Adige disegnate".
Inoltre ogni mese saranno aggiunti 2 quadri inediti nei quali il Taddei amplia il ventaglio dei ritratti a personaggi famosi di tutto il mondo. Sarà inoltre introdotto il colore come ricerca totale della perfezione.

Verrà altresì esposta l'opera, in mostra da giugno ad agosto 2015 presso la Galleria CIvica di Bolzano, che tratta il tema del "Pane quotidiano".

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Moduli "Pane quotidiano"
Jul
15
to Aug 15

Moduli "Pane quotidiano"

  • Stadtgalerie / Galleria Civica (map)
  • Google Calendar ICS

“L’universo esiste soltanto per la vita e tutto ciò che vive si alimenta”, scrisse Anthelme Brillat-Savarin, celeberrimo politico e gastronomo francese nella sua Fisiologia del gusto del 1825.

Il cibo parla, è in grado di raccontare della natura dei rapporti sociali, di spiegare la loro evoluzione, all’interno di un universo simbolico che è eminentemente legato alla comunicazione ed in particolare alle nostre azioni sensibili di vedere a di gustare.

Si confrontano insieme un’azione a distanza, la visione, ed una di controllo, di relazione fisica tra i corpi, il gusto.

Le parole del cibo sono costituite dunque tanto dalla composizione, dall’architettura, dalla presentazione, quanto dalla loro trasformazione, dalla consumazione, dall’articolazione con la quale la cerimonia del nutrirsi si esplica.

Se Claude Lévi-Strauss ha indagato l’alimentazione come momento costitutivo della rappresentazione sociale, elemento imprescindibile, basilare, dell’antropologia culturale, occorre tener presente che, oltre a questo, il cibo è il terreno sul quale si confrontano ideologie dell’alimentazione e strumenti del suo consumo ed è anche referente di un processo di comunicazione che, nel corso degli ultimi duecento anni, si è enormemente complicato.

Brillat-Savarin, infatti, scrive la sua Fisiologia, dopo la Rivoluzione francese, allorché cominciano a delinearsi due linee-guida, due alternative, due modalità dell’idea alimentare: da un lato il cibo inteso come superfluo; dall’altro il cibo inteso come insignificante.

Nel primo caso, il cibo inteso come superfluo è da intendersi come rappresentazione, o come autorappresentazione, indicazione di uno status, insussistenza al gusto: è dunque un oggetto che viene visto, osservato. Nel secondo, il cibo come sistema insignificante, viene invece inteso come pura necessità. Anche in questo caso non conta - alla lunga - ciò che si mangia, ma la funzionalità del consumo: il cibo altro non diventa, almeno tendenzialmente, che una macchina nutrice.

Ma tutto questo è la modernità, è l’avvio del trionfo della cultura “borghese” del cibo. E le relazioni che questo straordinario e composito “sistema” intrattiene con la sfera dell’arte e con la sua storia risultano essere infinitamente più sottili, immaginative, simboliche, arcane.

Il “Pane quotidiano” di questa edizione di Moduli è la semplificazione di questa metafora: l’arte è il pane comune, un pane per la mente sia che “giochi” con la presentazione, con la rappresentazione o con la sublimazione del cibo; sia che lo indichi nella sue accezioni denotative, sia che lo enunci nella complessità delle sue evocazioni.

Proprio così: tutto nutre la nostra immaginazione. E l’immaginazione è stata declinata secondo le modalità più sorprendenti: dalle dissoluzioni del mito classico dell’ hospitalitas, alle profusioni delle tavole imbandite di nature che, più che “morte”, solleticano un invito parossistico alla degustazione; dalle “anoressie” settecentesche, all’umiltà delle tavole più povere; fino alle autocelebrazioni del consumo che compaiono nelle società di massa.

La mostra si articolerà in due sezioni.

La prima s’inaugura mercoledì 17 giugno, dove le variazioni fotografiche “dada” di Omar Balzanelli dialogano con le variazioni “pop” di Karin Rizzieri, le suggestioni “informali” della grafica di Lucia Nardelli si accostano alle introspezioni degli acquarelli di Alma Olivotto, le installazioni “metafisiche” di Pierina Rizzardi quasi si scontrano con le visualizzazioni ironiche e sfrontate della pittura di Chiro.

La seconda sezione, con inaugurazione prevista per giovedì 16 luglio, mette a confronto invece le investigazioni fotografiche dei positivi-negativi di Elisabetta Vazzoler e il disegno di Alberto Ciro Taddei, la “chilometrica” installazione del pane di Marco Lobos e le “spighe” interpretate da Roberto Montagnini e da Paola Bradamante, i trionfi, controversi, del colore nella immagini fotografiche di Cristina Avanzini e di Ferruccio Righi.

Insomma, se la radice della fisiologia del gusto resta comunque e sempre impura, animale, l’universo delle arti è capace di supplire a una pratica dell’alimentazione che altrimenti rischierebbe di basculare tra piacere che non si consuma e consumo che non ci piace.

Detto altrimenti: la nostra “gola”, il “pane” è un sistema di pensiero. Le opere d’arte ne sono i sogni narrativi.

Bruno Bandini

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Die Kunst des Zeichnens | L'arte del disegno
Jul
1
to Sep 16

Die Kunst des Zeichnens | L'arte del disegno

Mostra di opere personali estiva presso:
Ciasa Antersies
via Soplà Straße 12
San Cassiano - St. Kassian (BZ)
Öffnungszeit - Orario di apertura: 15-19 (Mo-So / Lun-Dom)

Nel meraviglioso contesto turistico più rinomato in Alto Adige, l'Alta Badia, l'artista presenta la nuova collezione "Gezeichnete Südtiroler Fenster" con 3 opere realizzate a mano con matita e tecniche speciali. Un iperrealismo spinto con il solo utilizzo dello strumento più antico del mondo: la matita colorata. Le finestre sono le più tipiche che ritroviamo nei masi più alti dell'Alto Adige, ma anche finestre di città... In questa prima presentazione Taddei Alberto Ciro presenta quella che sarà la sua nuova collezione. Tutta la nuova collezione sarà presentata nel corso del 2016 e comprenderà anche la Finestra dell'Alto Adige disegnata più grossa del mondo......

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Gezeichnete Südtiroler Persönlichkeiten | Personalità dell’Alto Adige disegnate
Mar
3
to Apr 30

Gezeichnete Südtiroler Persönlichkeiten | Personalità dell’Alto Adige disegnate

Vedi l'Intervista in lingua tedesca su SDF >
 

E' la figura ­nello specifico il viso ­ il soggetto d'elezione per Alberto Ciro Taddei, che usa la matita per un lavoro di indagine fino all'ultimo dettaglio sulla pelle e sull'anima.

Una nitida oggettività ricostruisce nei dettagli di abbigliamento, pettinatura e luci ritratti di persone di facile identificazione, con le caratteristiche che si imprimono nelle memorie e fanno di una persona “quel” soggetto al quale la mente altrui ritorna.
Attraverso i media i ritratti tornano oggi a noi più volte, passando per tecniche disparate, come proiezioni dell'artista, dell'uomo, della società e dell'epoca in cui viviamo.
Quando ci rendiamo consapevoli dei condizionamenti imposti dai modelli sociali, riconosciamo gli stereotipi che guidano la nostra impressione degli altri ed i caratteri in cui identifichiamo un'anima, di per se invisibile (esistente?), come qualcosa di reale ed evidente; è attraverso questi che l'artista opera su chi guarda, presentandoci personaggi come Lilly Gruber, Tania Cagnotto, Reinhold Messner.

Nella serie di opere in mostra i ritratti sono quasi tutti frontali, secondo la concezione percettiva, che interpreta la teoria dell'Alberti della finestra prospettica centrale come forma simbolica.

Risale al Rinascimento l'invenzione del quadro distinto dall'immagine sacra e strumento di affermazione della posizione raggiunta, diventa per la prima volta un oggetto alla moda, sia esso ritratto, paesaggio o natura morta, ma comunque fino al ventesimo secolo quadro e rappresentazione del mondo hanno dialogato nel senso di una riproduzione oggettiva dell'esistente: la presenza corporea dell'osservatore è separata dal rappresentato, il quadro è luogo fisico in cui rappresentare il mondo.
Nel XX secolo cambia la produzione e ricezione delle immagini e mentre il quadro, già percepito come oggetto limite fra realtà e sua rappresentazione pittorica, volge alla sperimentazione e traccia percorsi senza un al di là illusionistico, delegato piuttosto alla fotografia. Anche il fotografo non è oggettivo, imposta il suo lavoro su alcune linee, che necessariamente si contaminano con la ricchezza di stili e ideologie radicate nella sua cultura; guarda allo sperimentalismo artistico di avanguardie e transavanguardie e alla scossa di colori e di culture altre, spostando i limiti del fare progettuale: reportage sociale, ricerca formale classico­estetizzante, consacrazione aulica dell'arte, business della comunicazione.

L'esplosione della fotografia, che si è affermata come scrittura fondante della cultura contemporanea, si connette al frantumarsi delle arti, applicata al complesso sistema della comunicazione contemporanea, ne supporta e sconta i veloci mutamenti di gusto. Proprio la fotografia commerciale, equivalente odierno della creazione artistica su committenza del rinascimento, ha contribuito in maniera decisiva, insieme alla fotografia di ricerca artistico- espressiva, alla rapida evoluzione della scrittura fotografica e della visione contemporanea.

Alberto Ciro Taddei usa appieno questi linguaggi, coniugando l'attualità dello scatto, con la stupefacente abilità del disegno più classico.
Dice di esser stato folgorato dall'ammirazione e dal compiacimento che un artigiano nel corso di una dimostrazione a Burano, l'isola del vetro, manifestava per l'oggetto appena creato, pago della sua bellezza e dimentico degli spettatori. Così Taddei si impegna in una ricerca senza fine, andando avanti per ore e giorni nello studio dei particolari sul versante linguistico del disegno, con le matite nei ritratti in bianco e nero dal carattere umanistico, con le matite colorate per le venature dei legni delle baite, e porta avanti immagini mai ritenute complete. Somigliano a fotografie?
Ebbene non avrebbe senso ignorare che da oltre centocinquant'anni la fotografia esiste ed è fondante nella nostra attuale lettura del mondo. Taddei aggiunge ciò che cerca, la consapevolezza dell'oggetto magistrale, che veramente pochi saprebbero fare.

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